Jazz:Re:Found Edizione 2011

C’eravamo lasciati con una promessa. Quella di rivederci a giugno di quest’anno. Ormai manca poco, il 23 di questo mese prenderà il via la quarta edizione del Jazz:Re:Found.

Prima di mettermi in movimento per raggiungere Vercelli, chiamo Denis Longhi per sapere come sta andando la preparazione di questo festival musicale.

… quest’anno sono accadute due dinamiche che hanno modificato sostanzialmente il mio approccio nell’organizzazione di questo evento… prima cosa mi sono innamorato… per la prima volta mi sono innamorato di una donna… e questo per una sorta di bilanciamento personale mi ha permesso di vedere questo festival in maniera più distaccata… una maggiore consapevolezza mi ha permesso di vedere gli errori dati da eccessivi slanci emotivi…” – dopo una pausa che va a rafforzare maggiormente questo suo passaggio personale, Denis aggiunge: “… poi c’è stata la perdita della coscienza storica del Jazz:Re:Found… Andrea, grande amico e persona che portava con sé l’essenza di questa manifestazione, si è trasferito a Barcellona… quindi dopo un primo momento di smarrimento, mi sono ritrovato a dover dare concretezza a ciò che per me… per noi… ha sempre significato questo evento…”.

Il Denis che ritrovo a distanza di qualche mese è diverso. Dalle sue parole colgo una maturità, frutto sicuramente di questi episodi personali, che và a dipingere in modo ancor più nitido il progetto Jazz:Re:Found. Se da un lato sembra aver perso quel disincanto iniziale dato dalla realizzazione di un sogno, dall’altro avverto un forte senso di determinazione nel portare avanti questo ‘suono della provincia’.

A sostegno di queste mie impressioni mi dice: “… ho vissuto l’organizzazione di Jazz:Re:Found 2011 più come una produzione artistica che come un evento ideato da me… questo con tutti i valori aggiunti e forse qualche limite… rispettando però ciò che erano state le linee guida che c’eravamo imposti fin dalla prima edizione… musica, qualità, cultura… il tutto nell’ottica di ricalcare la tradizione dei grandi festival internazionali…”.

Poi con Denis affronto il tema spinoso dei finanziamenti economici per la realizzazione di un evento di questo tipo e lui ancora una volta senza allarmismi, ma con una lucida analisi racconta: “… dal punto di vista economico c’è stata la disillusione più totale… ma essendo stato un festival costruito al di fuori delle logiche commerciali non ci siamo abbattuti… c’è stata un’oggettiva riduzione economica della produzione… però anche qui senza andare ad intaccare l’identità del festival… nonostante i tagli alla fine per il pubblico credo che sarà un’edizione molto interessante…”.

A questo punto provocatoriamente chiedo a Denis se questo festival sarebbe più appetibile per gli investitori se invece di svolgersi a Vercelli si svolgesse in un’altra città e lui con un sorriso un po’ amaro mi risponde: “… non ti nascondo che questa osservazione me l’hanno già fatta alcuni grandi sponsor… se fossimo a Milano o a Torino… tanto per non andare troppo lontani… sicuramente saremo più interessanti da un punto di vista di finanziatori privati… è per questo che è necessario che le istituzioni locali ci sostengano… per sopperire ad un mancato introito da parte delle aziende private… questo sarà fondamentale per il prossimo futuro… sarà la discriminante per capire se ci sono le risorse per rimanere qui o meno… la Puglia da questo punto di vista insegna… in pochi anni è diventata la culla degli eventi artistico/musicali…”.

Dopo un legittimo sfogo derivante dalle difficoltà di dare sostenibilità economica ad un progetto culturale, Denis, quasi sottovoce, quasi nel cercare di confidare un proprio sogno mi dice: “… sai io credo che Jazz:Re:Found abbia tutte le prerogative per diventare uno dei festival più importanti a livello nazionale ed internazionale… lo è proprio per una sua costituzione naturale… è nato in provincia… ma proprio per questo contiene gli elementi di naturalezza e passione che lo possono far diventare un punto di riferimento tra gli eventi di questo genere… la mia non è solo una dichiarazione d’amore verso questo festival… anzi… oggi che lo vivo con uno sguardo più distaccato… ne percepisco ancora di più le potenzialità…”.

A proposito di potenzialità poi Denis mi accenna a qualche novità legata a questa edizione 2011 del Jazz:Re:Found – “… in Italia dopo anni… forse addirittura per la prima volta… un’etichetta di culto del mondo musicale come la Ninja Tune sarà partner del festival… e questo significa che il pubblico potrà vedere e sentire durante i giorni del Jazz:Re:Found artisti come Dorian Concept, Kid Koala, Stateless e Dj Food… poi tra i main artist dell’evento ci saranno tra gli altri Afrika Bambaataa, James Taylor Quartet, Casino Royale che presenteranno il loro nuovo album e poi… la Submotion Orchestra… che posso garantirti è veramente in gamba… ricordano un po’ la Cinematic Orchestra prima maniera…”.

Prima di concludere Denis mi anticipa che anche per quest’anno “… ritorna il Circo delle Pulci in maniera più imponente…” e quasi a sdrammatizzare comunque le difficoltà economiche affrontate per sostenere il progetto Jazz:Re:Found mi dice: “… nonostante tutto abbiamo trovato soldi per gli altri… con la Provincia abbiamo fatto una cosa bella… abbiamo istituito la Jazz Sound Accademy che permetterà a quindici persone… selezionate tra studenti universitari, disoccupati, eccetera… di partecipare in prima persona al making-off dell’evento… suddivisi tra audio, video ed editoria… queste persone potranno fare un’esperienza molto interessante e retribuita… anche nell’ottica di un futuro lavoro domani…”.

Che dire Denis. Io ho già le valigie pronte. Ci vediamo dal 23 giugno a Vercelli, per far sentire ancora una volta come suona la Provincia.

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