Perché la vita è un grande parco divertimenti – Bruno Lancetti

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Quello che vi sto per raccontare potrebbe tranquillamente iniziare con un “C’era una volta…”. In questa storia sono presenti i sogni. E’ pregna di passione e il contesto lungo il quale si sviluppa è caratterizzato da luci, suoni e colori. Proprio quelli di un Luna Park.

Ma la cosa ancor più bella di questo racconto è che è vero o per meglio dire il protagonista è riuscito a trasformarlo in realtà. Niente bacchette magiche però. Solo amore per quello che si fa; una forte determinazione; ed infine una capacità di cogliere le opportunità che la vita gli ha messo a disposizione.

Il tutto inizia in maniera piuttosto tradizionale. Come capita alla maggior parte dei bambini. C’è una sagra in paese e arrivano anche le giostre. Ma la cosa sarebbe potuta nascere e finire lì, al massimo durare qualche anno, per poi farsi trasportare dai formalismi della non più giovane età. Invece Bruno Lancetti, quel giorno non solo si diverte, ma immortala nella sua anima lo stupore e la gioia di quel momento. Un momento di gioco che andrà ad alimentare la sua vita.

Rapito da questo mondo, il giovane Bruno non si lascia sfuggire di tornare in luoghi per lui dal grande fascino. Altre sagre, altri luna park, altri parchi divertimento. Ma è talmente forte la sua curiosità nel capire anche il funzionamento di queste giostre, che la visita ad un’azienda che produce queste attrazioni, gli fa rendere ancora più bello il risultato finale che già aveva ben apprezzato.

Bruno Lancetti cresce e la passione per i parchi divertimento cresce con lui. Inizia a prendere appunti. Scrive delle prime recensioni. Partecipa attivamente ad una community online dedicata al tema. Parallelamente a ciò porta avanti la sua “normale” vita. Gli amici, la scuola e tutto ciò che fa un ragazzo della sua età. C’è però un elemento che caratterizza Bruno. Si chiama entusiasmo e proprio questo è la discriminante in tutto ciò che fa. Dalla musica, coltivando la sua passione per il basso prima e per la batteria dopo. Allo sport, dove con gli sci ai piedi sembra dare il meglio di sé. Per concludere con le lingue straniere, un apprendimento che tanto gli viene facile quanto utile nel suo immediato percorso.

Bruno, non perde l’entusiasmo nemmeno quando il suo percorso scolastico da ragioniere sembra andargli stretto. Tant’è che con molta umiltà e ancor più voglia di imparare, i suoi primi nove mesi di lavoro per un’azienda di riscaldamento che esulava dal suo magico mondo dei parchi divertimento, si trasforma in un’esperienza che gli tornerà utile in futuro, apprendendo tutto ciò che poteva. A prescindere dalla singola mansione.

Dopodiché giunge l’onere del servizio militare. Una parentesi che avrebbe potuto assopire le sue energie, che invece ancora una volta riesce a convertire in qualcosa di positivo. La predisposizione per lo sport, lo porta a gareggiare nel biathlon con il gruppo sportivo degli alpini, ma soprattutto una sera accade ciò che gli permetterà di fare un ulteriore passo in avanti nel disegno del suo destino. La luce del faretto di un commilitone non solo illumina i libri sui quali sta studiando il compagno per la preparazione di un esame universitario, ma fa ritornare a Bruno la voglia dei studiare. Detto fatto, tornato dal militare si iscrive alla Facoltà di Economia e Commercio Internazionale, mantenendosi agli studi lavorando.

Questo nuovo percorso, riempie Bruno di nuovi stimoli, nuovi incontri e naturalmente nuove opportunità. Ed è proprio con uno stage all’interno dell’ufficio marketing di un grande operatore satellitare, al tempo sponsor dei giochi olimpici invernali di Torino 2006, che Bruno capisce quanto sia bello interagire con persone le più differenti possibili.

Nel frattempo però il suo primo amore, la suo vera passione per i parchi divertimento continua fortemente a pulsare. Le visite ai più importanti parchi si moltiplicano. Le sue recensioni diventano sempre più dettagliate e di valore. I contatti con chi lavora in quell’ambiente non mancano. Ed è così che il pensiero di trasformare in lavoro una passione si fa concreta. Per Bruno nato nella regione d’Italia nella quale si producono la maggior parte delle attrazioni mondiali, il Veneto, ecco spalancarsi le porte della Antonio Zamperla S.p.A., storica azienda vicentina costruttrice di giostre meccaniche.

Per Bruno è l’apoteosi. Per la prima volta lavora a contatto con i suoi sogni. Com’è tipico del suo modo di fare entra in punta di piedi. S’immerge completamente nei diversi aspetti dell’azienda. Apporta la propria esperienza e come una spugna apprende tutto ciò che di nuovo c’è da imparare. Gli vengono affidati i primi incarichi, cose semplici come i giochi a monetine per i centri commerciali, ma sufficiente per svegliarsi al mattino con l’entusiasmo di fare qualcosa che gli piace. Fino ad arrivare ad un’altra grande opportunità per Bruno.

All’azienda per la quale lavora, già fornitrice di attrazioni per i parchi Disney, viene affidato l’incarico di co/gestione per un prodotto su Saetta McQueen, protagonista dell’ultimo film della premiata ditta Disney/Pixar dal titolo Cars. A Bruno il compito di seguire la gestione di questo prodotto. Ed è lì che si ritrova a dialogare con i creativi Disney, ad operare un gran lavoro di P.R., a seguire l’intero sviluppo dell’attrazione. Con tanto di manualistica, test e tempistica inderogabile da rispettare.

E’ un successo. Per Bruno è il coronamento di un sogno. Ma proprio all’apice dell’euforia avverte che è il momento di porre un altro tassello nella sua evoluzione. Marzo 2008, per il giovane vicentino, si schiudono i cancelli di Gardaland. Torna in quel parco che da bambino aveva suscitato tante emozioni. Questa volta per lavorare. Per mettere alla prova le sue conoscenze. Anche qui un veloce periodo di adattamento, nuove mansioni, nuovi colleghi, ma soprattutto nuove opportunità che non si fanno attendere. Questa volta ha il nome di Ramses (dark ride interattiva) e Bruno Lancetti ne sarà il project manager. Passa poco tempo e poi un altro importante incarico. Questa volta c’è da seguire Raptor, e le nuove montagne russe di Gardaland rappresentano anche la nuova sfida per Bruno. Seguire la realizzazione di un’attrazione “da solo” dall’inizio alla fine. Le giornate non hanno termine. La gioia per quello che sta facendo nemmeno. E’ un impegno totale, che Bruno riesce a portare avanti nei migliori dei modi. Pure la soddisfazione è totale, da parte di tutti. Ma ancora una volta nel momento di massimo entusiasmo, forse dalla paura di sentirsi completamente appagato, Bruno si rimette in gioco.

Bruno Lancetti insieme al maestro Vice Tempera davanti all'attrazione Ramses a Gardaland

La Bolliger & Mabillard leader nella costruzione di montagne russe, con la quale aveva collaborato per il progetto Raptor a Gardaland si dimostra interessata al talento di Bruno. A lui non rimane che fare le valigie e dal lago di Garda si trasferisce sul lago di Losanna. E’ l’ottobre 2011 e per Bruno Lancetti non rimane che iniziare un nuovo capitolo del suo meraviglioso libro. Un libro dove la vita è un fantastico ed immenso parco divertimenti, ma soprattutto dove ogni cosa che viene fatta è portata avanti con tanta passione ed entusiasmo.

Forse Bruno Lancetti oggi quando guarda una giostra, la guarda più con l’occhio tecnico che non quello sognante di un bambino, però è ancora il premio più grande quando gli fanno provare le nuove attrazioni per primo.

Bravo Bruno!

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